Chinesiologia post-mastectomia: recupero funzionale

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di Giuseppe Mazzocco

Per Enea Di Ianni *

    Pierluigi, dopo aver sentito di una nostra esperienza fatta in Veneto, nella prevenzione e nella correzione dei difetti del portamento, mi disse: “Non possiamo fare un lavoro analogo in Abruzzo?”. Risposi: “Ci vorrebbe un Dirigente Scolastico lungimirante”. Dopo una breve pausa, replicò: “C’è. Enea Di Ianni, di Sulmona”.

   Quel giorno stesso conobbi Enea, al quale presentammo l’idea della “Valutazione posturale, nell’esame del portamento scolastico, con l’Analisi Telemetrica di Superficie” che prese corpo e, con l’autorizzazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e la formazione preventiva fatta alle maestre coinvolte, fu realizzata nei giorni 15 e 16 maggio 2006, nell’istituto “Lombardo radice” che dirigeva, Non solo organizzò l’indagine, ma favorì, subito dopo, la diffusione dei positivissimi risultati, pianificando il “Corso di formazione per Docenti di scuola primaria e delle prime classi della scuola secondaria di primo grado”. Questo era l’Enea Di Ianni che ho conosciuto ed apprezzato e con cui, alla fine di ogni cena fatta assieme, ho allegramente cantato, accompagnato dalla musica che suonava con vera passione .

   Grazie Enea, per aver creduto in noi e per averci regalato la tua allegra amicizia.  

Venezia , marzo 2024

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Enea di Ianni è morto nel sonno  la notte dell’11 marzo scorso. Il giorno Precedente avevamo pubblicato, su Centralmente LA RIVISTA, il suo Ultimo articolo nella Rubrica “Il Dubbio” dal titolo “Campagna o Campagne?”.

 

 

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Chinesiologia post-mastectomia: recupero funzionale

 

      Il lavoro, che affronta un problema attualissimo e di grosso spessore sociale, presenta una preziosa completezza di trattazione.

   L’argomento, di per sé specifico e molto tecnico, non viene considerato a sé stante, ma coordinato in uno sviluppo tematico che si preoccupa di presentare anche altri aspetti della specifica situazione.

   Vengono analizzate le tecniche preventive (prevenzione primaria, secondaria e terziaria) e quelle rieducative (chinesiologia, fisioterapia e massaggio); le condizioni psico-sociali (manifestazioni d’angoscia e stati d’ansia) e le conseguenze affettive e familiari (modificazioni della propria immagine corporea e dei rapporti con gli altri o le alterazioni dell’autonomia gestuale e funzionale con stati di stress esistenziali).

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   Di fronte all’evento tumorale (ricorda l’Autrice, con chiara analisi) la reazione primaria, istintiva, è la paura. L’angoscia e l’ansia prendono corpo nella seconda fase, quella diagnostica. La rabbia, il rifiuto della malattia e la depressione sono realtà che si concretizzano con la conferma della patologia e con la predisposizione dell’intervento.

   Il grosso problema, comunque, è il dopo-intervento: la donna non ha chiuso il rapporto con l’evento tumorale facendo l’operazione, ma da questo deve far nascere il proprio futuro.

   La chinesiologia post-mastectomia, aiutando il recupero funzionale, è parte integrante del protocollo riabilitativo. Il programma prevede il ricorso a vari presidi, fra cui vengono ricordati: la massoterapia classica e connettivale, il linfodrenaggio, le energie fisiche (elettroterapie, crioterapia, termoterapia, laserterapia, ecc.), le terapie infiltrative e l’esercizio terapeutico (ginnastica posturale, igiene articolare, rieducazione propriocettiva, facilitazione neuromuscolare, chinesiologia applicata e sport).

   Dopo le puntuali note introduttive, il lavoro riporta una prima parte con capitoli sulla morfologia e la composizione della ghiandola mammaria, sul relativo sviluppo e sull’istogenesi.

   Si ricordano, dopo, le condizioni osteo-mio-articolari della spalla.

   Questa parte permette all’Autrice di precisare gli aspetti somatici, aggrediti dal tumore al seno, e quelli funzionali che, invece, subiscono le limitazioni conseguenti al trattamento chirurgico.

   Altra parte molto interessante riguarda le possibili complicanze post-operatorie, fra le quali una ridotta mobilità articolare ed il “braccio grosso”.

   Queste evenienze negative permettono, all’Autrice, di indicare delle regole generali che dovrebbero essere applicate come forme igienico-preventive.

   La parte seconda del lavoro riporta, invece, le tipologie tumorali e le indagini diagnostiche. Si parla della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore alla mammella, dei fattori di rischio, di quelli eziopatogenetici e delle tipologie tumorali, con delle indicazioni per la semeiotica clinica e strumentale.

   Un interessantissimo capitolo viene dedicato all’intervento psicologico.

   La parte terza affronta il trattamento riabilitativo specifico, precisando le considerazioni iniziali, per sviluppare (subito dopo) gli obiettivi di un protocollo di un trattamento riabilitativo.

   Il lavoro si preoccupa, ancora, di elencare le possibili complicanze post-operatorie.

   Il quarto capitolo è interamente dedicato al programma riabilitativo. L’Autrice, scrivendo “Chinesiologia post-mastectomia: recupero funzionale”, ha seguito, praticamente, dei casi, annotando fedelmente gli aspetti generali e quelli specifici.

   Gli obiettivi di un protocollo di un intervento riabilitativo (che possono essere divisi in quelli pre-operatori e quelli post-operatori) non devono mai perdere di vista l’unità psico-fisica della donna, mentre, tecnicamente, si dovrà “combattere” contro il linfedema dell’arto superiore, la periartrite della spalla o il blocco gestuale di tutto l’arto superiore, con squilibri posturali e funzionali.

   Il lavoro in esame presenta (dal punto di vista chinesiologico e massofisioterapico) un completo programma riabilitativo, con una chiara descrizione degli esercizi specifici da palestra, del lavoro da fare a casa (con attrezzi di fortuna, in coppia e sotto forma di gioco), della ripresa dell’attività sportiva e del massaggio specifico (per questo aspetto, l’Autrice ha riportato il perfezionamento di un metodo di linfodrenaggio manuale, che ha dato, negli ultimi tempi, degli apprezzabili risultati).

   Chiudono il lavoro un glossario anatomo-patologico, un’equilibrata conclusione ed una bibliografia specifica per l’argomento affrontato.

   La parte iconografica è affidata ad istogrammi, foto e disegni relativi alle singole parti trattate.