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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I CONFINI DELLA PAURA.

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I CONFINI DELLA PAURA.

di Mario Travaglini

 L’intelligenza artificiale è ormai accostata ad ogni attività dello scibile umano. Non fa eccezione quella riferita al campo economico, para economico, ludico, di intrattenimento o semplicemente giornalistico. In quest’ultimo settore pare che una start-up americana stia creando una nuova CNN interamente generata e condotta dalla Intelligenza Artificiale. Il nome è già stato scelto e verrà lanciato nel corso del 2024 con la sigla “Channel 11”. Vi confesso che stento a capire come potrà essere una sala redazionale con giornalisti  più veri di quelli in carne ed ossa quando dovranno commentare le recenti intemperie avvenute in Italia, oppure i risultati degli ingressi al cinema o, ancora, quando si tratterà di parlare del conflitto tra Russia ed Ucraina o di quello tra Hamas ed Israele. Verosimilmente il tono sarà perfettamente professionale e la gestualità impeccabile.  Tranne alcuni dettagli, tutto sembra perfettamente reale. Eppure nulla lo è, a parte la veridicità delle informazioni che scorrono sullo sfondo. Benvenuti, quindi, nell’era  dei nuovi telegiornali televisivi fabbricati in laboratorio che dal marzo prossimo compariranno sugli schermi americani. Tentiamo di immaginare più da vicino che cosa ci attende.

Verosimilmente sarà incarnata da un battaglione di presentatori generati tramite l’Intelligenza Artificiale, alcuni di essi saranno cloni di veri giornalisti mentre altri creazioni puramente virtuali. Avranno in ogni caso tutti il vantaggio di parlare almeno 200 lingue e di passare dall’inglese al belga, dal cinese al tedesco, dal francese al russo o, addirittura, dall’italiano al portoghese in una frazione di secondo, di essere disponibili a lavorare senza un contratto di lavoro e, per questo, ovviamente, saranno molto economici. Non avranno bisogno di ferie né di risposo settimanale potendo lavorare senza soste, né essere stressati dalle richieste dei loro superiori, né, ancora, chiedere permessi per malattie piccole o grandi che siano o di congedi per maternità. La loro presenza in video sarà unicamente dettata da questioni di opportunità della direzione volta a non annoiare troppo i telespettatori con gli stessi personaggi.

L’ambito di diffusione sarà molto vasto in quanto avverrà sul proprio sito, su quello di “Channel.ai”, sulla rete social di X (ex Twitter) ed anche su alcune piattaforme come Crackel, Readbox, Free streaming. Inoltre, nel progetto di Channel 11 è prevista anche l’introduzione a partire dal 2025 di una applicazione mobile e di stringere accordi con i produttori di Tv interconesse.

Questa start up fa essenzialmente due promesse.                                                La prima: garantisce che si baserà su fatti verificati, su fonti d’informazione affidabili e che proporrà sempre servizi realizzati da veri giornalisti in carne ed ossa o, in ultima analisi,  attraverso argomenti “formattati” utilizzando l’intelligenza artificiale ma basati su comunicati stampa di aziende, archivi pubblici, rapporti governativi, etc. etc. Nel caso in cui gli argomenti trattati dovessero contenere immagini, video o anche dei grafici generati dall’IA, questi saranno chiaramente evidenziati da icone che scorreranno simultaneamente sullo schermo. Regola, quest’ultima, che rimarrà valida anche quando gli algoritmi di traduzione verranno applicati a persone reali citate nei servizi mandati in onda.

La seconda: si impegna ad  offrire una copertura molto personalizzata  dell’attualità, sia nei campi della finanza, degli affari internazionali, dello sport come anche in quelli della cultura e dello spettacolo. Grazie agli algoritmi, ogni telespettatore avrà la possibilità di realizzare un telegiornale a sua immagine e somiglianza,  a seconda dei propri interessi, del proprio luogo di residenza, della propria lingua, etc. etc. ……… e, udite udite, potrà scegliere l’aspetto del presentatore o della presentatrice che leggera le notizie. Non so voi cosa ne pensate ma a me viene in mente il buon ragionier Fantozzi……..

Un’ultima annotazione: i due ideatori di questo progetto insieme alle dodici persone che ci lavorano ritengono che sia molto innovativo e sono certi che il capitale impiegato derivante dai loro risparmi sarà convenientemente remunerato  attraverso i contratti pubblicitari e le sponsorizzazioni che non tarderanno ad arrivare.

Che ne dite, Cesara Buonamici, Giorgino e Mentana avrebbero qualcosa di cui preoccuparsi?

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