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IL PETROLIO SI AVVIA VERSO LA FINE DEL CICLO ECONOMICO ?

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  IL PETROLIO SI AVVIA VERSO LA FINE DEL CICLO ECONOMICO ?

di  Mario Travaglini 

 Qualche giorno fa l’Europarlamento ha messo una pietra tombale sul divieto di vendere motori termici in Europa dal 2035 formalizzando l’accordo già raggiunto nei mesi scorsi tra i ministri degli Stati membri. Il testo prevede che tutte le nuove auto vendute dal primo gennaio 2035 nei 27 paesi della Comunità dovranno essere a zero emissioni rispettando, nelle due tappe intermedie del 2025 e 2030, una riduzione della  CO2 del 15% (nel 2025) e del 55%  (nel 2030). Nel  2025  la Commissione europea dovrà completare una valutazione sulle emissioni rilasciate dai veicoli durante l’intero ciclo di vita e, eventualmente, proporre delle alternative alle regole appena approvate. In pratica, aprire le porte a e-fuels e biocarburanti. Da più parti è stata definita una decisione epocale in quanto andrà ad interessare la sfera economica, la sfera finanziaria e quella sociale di tutti i Paesi, ciascuno dei quali reagirà secondo  le specifiche peculiarità di  cui è portatore. Essendo materia molto complessa, oggi mi limito ad affrontare l’aspetto economico leggendolo dal versante di una materia prima che da oltre cento anni si è rivelata indispensabile nei processi produttivi globali e che d’ora in avanti dovrà essere riconsiderata nel suo utilizzo quotidiano: il petrolio.

E’  noto che da qualche tempo l’industria del petrolio è chiamata ad affrontare una serie di sfide significative  che stanno contribuendo a ridefinire il suo ciclo economico. In particolare, ci sono alcune tendenze che provano a modificare  il modo in cui il petrolio viene prodotto, distribuito e utilizzato. Di seguito provo  ad analizzate le cause che in un futuro molto prossimo modificheranno l’uso di questa materia prima fino a renderla -verosimilmente- del tutto marginale:

  • La transizione verso fonti energetiche sostenibili: a livello globale sempre più paesi stanno facendo passi avanti nella transizione verso fonti energetiche più sostenibili, come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica. Questa transizione è alimentata da una crescente consapevolezza dei danni ambientali causati dalle emissioni di gas serra e dall’esaurimento delle risorse non rinnovabili, nonché dalla diminuzione dei costi delle tecnologie sostenibili. Ciò potrebbe portare a una diminuzione della domanda di petrolio nel lungo termine, poiché sempre più settori dell’economia stanno adottando fonti di energia più pulita.

  • La politica energetica: molti paesi stanno adottando politiche energetiche per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere fonti di energia sostenibili. Ad esempio, l’Unione Europea ha stabilito l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e molti altri paesi stanno seguendo il suo esempio. Queste politiche potrebbero avere un impatto sulla domanda di petrolio, in particolare nei settori dei trasporti e dell’energia.

  • Le tecnologie di produzione: negli ultimi anni l’industria del petrolio ha adottato tecnologie come la fratturazione idraulica e la perforazione offshore per estrarre petrolio e gas dai giacimenti che in passato erano considerati troppo costosi o troppo difficili da raggiungere. Oggi queste tecnologie oltre ad essere costose sono anche rischiose e l’uso di combustibili fossili ha sempre più critici a causa dei danni ambientali che causano.

  • Il prezzo del petrolio: il prezzo del petrolio dipende da molteplici fattori, tra cui l’offerta, la domanda e le politiche dei paesi produttori di petrolio. In passato, fluttuazioni significative del prezzo del petrolio hanno avuto un impatto sull’economia globale. Tuttavia, la diminuzione della domanda di petrolio potrebbe portare a una diminuzione del prezzo nel lungo termine.

  • L’innovazione tecnologica: l’innovazione tecnologica potrebbe portare a sviluppi imprevisti nel settore del petrolio e del gas, ad esempio nel campo della cattura e dello stoccaggio di carbonio. Anche lo sviluppo di nuove tecnologie di trasporto potrebbe influire sulla domanda di petrolio.

  • L’Accordo di Parigi: il 12 dicembre 2015, 195 paesi hanno adottato l’Accordo di Parigi sulla lotta ai cambiamenti climatici. L’obiettivo dell’accordo è di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e di perseguire gli sforzi per limitare l’aumento a 1,5°C. Questo accordo ha il potenziale per influenzare la politica energetica dei paesi, compresi quelli che sono fortemente dipendenti dal petrolio.

  • La Geopolitica: l’industria del petrolio è stata storicamente influenzata dalla geopolitica poiché molte delle principali riserve di petrolio si trovano in paesi instabili o in conflitto. Le tensioni geopolitiche possono influenzare l’offerta e il prezzo del petrolio. Ad esempio, i recenti conflitti tra Arabia Saudita ed Iran e la situazione in Venezuela hanno avuto un impatto significativo sul mercato del petrolio come la recentissima guerra tra Russia ed Ucraina. Le tensioni geopolitiche potrebbero continuare a influenzare l’industria del petrolio nel futuro, ad esempio attraverso sanzioni, embarghi o conflitti.

  • Carbon pricing: sempre più paesi stanno adottando politiche di “carbon pricing”, ovvero sistemi che tassano le emissioni di gas serra. Queste politiche potrebbero influenzare il costo del petrolio, poiché le società petrolifere potrebbero dover pagare per le loro emissioni. Anche i consumatori potrebbero essere influenzati da queste politiche, poiché i prezzi dei prodotti che richiedono l’uso di petrolio potrebbero aumentare.

  • La decarbonizzazione dell’industria del petrolio: l’industria del petrolio potrebbe adottare tecnologie per ridurre le sue emissioni di gas serra, ad esempio attraverso la cattura e lo stoccaggio di carbonio. Tuttavia, queste tecnologie sono ancora costose e complesse. In alternativa, alcune società petrolifere stanno esplorando la possibilità di investire in fonti energetiche rinnovabili o in altre attività non legate al petrolio.

  • L’Impatto sociale: l’industria del petrolio ha un impatto significativo sulle comunità che vivono vicino alle sue attività, ad esempio attraverso la distruzione dell’ambiente naturale o la contaminazione dell’acqua e dell’aria. Le comunità che dipendono dall’industria del petrolio potrebbero essere influenzate dall’adozione di politiche energetiche sostenibili. Pertanto, la transizione verso fonti energetiche più sostenibili dovrebbe considerare anche l’impatto sociale sulle comunità coinvolte nell’industria del petrolio.

In sintesi, la situazione del petrolio e del suo ciclo economico pur dipendendo da molteplici fattori sembra avere il destino già ben delineato con  un ruolo del tutto marginale nella economia globale di  lungo termine. Di questo gli investitori debbono prendere coscienza adeguando con giudizio ed in maniera tempestiva il  loro portafoglio titoli .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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