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CAOS DEHORS A ROMA: DA COVID 2000 INSTALLAZIONI MAI RIMOSSE

Dalla parte dei Consumatori /125

CAOS DEHORS A ROMA: DA COVID 2000 INSTALLAZIONI MAI RIMOSSE

CENTRO STORICO INVASO  CODACONS PRONTA A DENUNCIARE PER BLOCCO STRADALE BAR E RISTORANTI 

A Roma si assiste ad una vera e propria giungla dehors, con pedane, sedie e tavolini che invadono piazze e strade configurando il reato di blocco stradale. Lo denuncia oggi il Codacons, che ha presentato una formale diffida a Roma Capitale e Polizia Municipale chiedendo di avere accesso a tutti i dati su ispezioni eseguite e multe elevate nei confronti di bar e ristoranti.
Come noto grazie al Decreto Milleproroghe fino a fine 2023 gli esercenti delle attività di ristorazione e di somministrazione di pasti e bevande possono continuare a posizionare in via temporanea, tramite una procedura semplificata, le strutture amovibili su vie, piazze, strade e altri spazi aperti, prorogando così le disposizioni varate durante l’emergenza Covid – spiega il Codacons – La situazione dei dehors della capitale è divenuta però oramai insostenibile per i cittadini e per lo scorrimento della viabilità locale. Osservando le piazze e le vie del centro storico ci si imbatte nella capillare occupazione di tavoli all’aperto che arrivano spesso ad intralciare il ridotto spazio lasciato al transito pedonale. Risulterebbero nel centro storico oltre 2mila domande per l’installazione di piattaforme presentate durante il periodo Covid e nessuna pedana smontata.
Inoltre sembrerebbe che l’assenza di controlli da parte della Polizia Locale abbia determinato il proliferare di situazioni di occupazioni abusive di suolo pubblico tramite dehors in assenza di autorizzazione seppur per il tramite di procedura semplificata.
Una situazione che – denuncia il Codacons – configura di fatto il reato di blocco stradale, secondo cui “chiunque, al fine di impedire od ostacolare la libera circolazione, depone o abbandona congegni o altri oggetti di qualsiasi specie in una strada ordinaria o ferrata o comunque ostruisce o ingombra una strada ordinaria o ferrata, è punito con la reclusione da uno a sei anni”.
Per tali motivi il Codacons ha diffidato Roma Capitale e il Corpo di Polizia Locale ad eseguire verifiche costanti e capillari al fine di individuare le attività che violano la disciplina attuale sulle occupazioni di suolo pubblico, irrogando le opportune sanzioni a tutti quegli esercenti che occupano senza alcun titolo e/o permesso il suolo pubblico con contestuale ripristino dello stato dei luoghi. L’associazione ha inoltre presentato formale istanza d’accesso per ottenere copia degli atti circa i turni del personale in servizio addetto al controllo della normativa in ambito di OSP del Corpo di Polizia Locale del Gruppo I Roma Centro Storico e Gruppo I Prati, e l’elenco delle sanzioni irrogate dal 30 giugno 2023 ad oggi per il mancato rispetto della normativa sull’Osp.
Il Codacons infine, a far data dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento per le Osp prevista per il 2024, procederà agli opportuni monitoraggi denunciando non solo gli abusi, ma anche l’eventuale omessa adozione da parte della Polizia Locale di provvedimenti sanzionatori.

(CODACONS – Comunicato- Carlo Rienzi)

 

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