I Post della settimana/ 97
ANCONA, TRIESTE E DANIMARCA : COME COSTRUIRE “L’OSPEDALE VERSATILE” RISPETTANDO URBANISTICA E BUONGOVERNO
Un ospedale ampliato e riqualificato, con una profonda rivisitazione degli edifici già esistenti e nuove realizzazioni. L’intero progetto potrà realizzarsi in sette anni con una “tempistica diluita” per permettere la sistemazione del nuovo complesso “senza alcuna chiusura”. Una soluzione ideale per il vecchio ospedale teramano di Villa Mosca e per le aree attorno, ancora inutilizzate.
Ci sono disponibili 7 miliardi del Pnrr per la realizzazione di “versatili” presidi sanitari sul territorio nazionale. Cosiddetti “versatili” perché assicurano “la possibilità di rapidi cambi d’impiego a seconda del mutare delle esigenze operative e della gestione di eventuali emergenze dei nosocomi”.
Una riqualificazione all’interno e all’esterno per rispondere alle esigenze sanitarie della fase post Covid. Un progetto rivoluzionario che stanno già realizzando ad Ancona, Trieste e anche in Danimarca (vedi foto), grazie al Pnrr e a nuove opere integrate con la sede già esistente. A completamento degl’interventi saranno disponibili centinaia di posti letto, nuovi laboratori, parcheggi e persino interventi sulla viabilità per raggiungere l’ospedale.
Il progetto- che evita il consumo di nuovo suolo pubblico e si sta rivelando eccellente per ammodernare le strutture ospedaliere obsolete -si chiama “The Cube Hospital”. E’ stato lanciato con successo su scala internazionale dall’azienda friulana Rizzani de Eccher, specializzata nell’edilizia civile e industriale. Ma qui che facciamo per l’ospedale di Villa Mosca? Si vuole insistere con uno sciagurato progetto che è una dichiarazione di guerra ai cittadini, all’urbanistica, al risparmio e persino al buonsenso?
