HomeLa RivistaDE BONIS SULLO SCANDALO IOR: “QUELL’ONDATA DI FANGO CHE INVESTI’ MIO FRATELLO SERVITORE DELLA CHIESA SOTTO BEN CINQUE PONTEFICI…”

DE BONIS SULLO SCANDALO IOR: “QUELL’ONDATA DI FANGO CHE INVESTI’ MIO FRATELLO SERVITORE DELLA CHIESA SOTTO BEN CINQUE PONTEFICI…”

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Leggo una nuova e risolutiva testimonianza sugli scandali in Vaticano, in un libro di Mario De Bonis, che aggiunge un importante contributo di verità sul fratello Donato che , attraverso mezzo secolo di sacerdozio con cinque Papi , è stata una figura in primo piano nella storia della Chiesa. Se rilevante è la missione svolta dall’alto prelato, a cominciare dagli anni ‘30, altrettanto preziosa si conferma l’opera di Mario De Bonis nel raccontare la vita del suo congiunto, fatta di intelligenza, fede e “grande cuore”. Una testimonianza di notevole spessore umano di chi, avendo visto da vicino nell’intimità della famiglia, porta nuova luce per smontare “scandali costruiti” a tavolino. A cominciare dagli anni Ottanta, quando il nome di Donato De Bonis viene collegato a scandali finanziari riportati in prima pagina dai giornali di tutto il mondo. Erano i tempi del pontificato di Montini, con presidente dello IOR il vescovo statunitense Marcinkus e De Bonis segretario generale, quando si determinò una situazione molto delicata. Il libro fornisce le prove per dimostrare che in quella gestione non furono mai avallate decisioni e operazioni azzardate, nel preciso rispetto delle deleghe ricevute. Tant’è che l’ex segretario dello IOR, superato il limite di età, lasciò l’incarico e da Papa Giovanni Paolo II promosso Vescovo Sovrano Militare dell’Ordine di Malta, fino alla prematura scomparsa, lasciando “tutta una serie di ricordi e, soprattutto, di opere fatte realizzare in tutto il mondo”. Una nobile eredità che, nel quindicennale della scomparsa, ha procurato al Vescovo De Bonis l’intitolazione della piazza dove si trova la casa di famiglia. Da qui l’alto prelato spiccò il volo, avviando mezzo secolo di sacerdozio al servizio della Santa Sede. Come ben raccontato da Mario De Bonis che, nel rendere giustizia di cattiverie e menzogne cadute sul nome di un onesto servitore della Chiesa, rappresenta una doverosa e documentata difesa d’una colossale opera di “sciacallaggio” anche mediatico.

A pag. 16 di questo libro, interessante anche per il ricco corredo di immagini, c’è una foto dei De Bonis con Eduardo De Filippo. Il grande attore, abbracciando fraternamente il vecchio amico, avrebbe concluso bonariamente: “Don Donà, in qualunque professione, chi lavora egoisticamente non arriva a niente; chi lo fa cristianamente se lo ritrova, il lavoro fatto…E statte accorte: l’uomo non è cattivo, ha solo paura di essere buono”.

( Marcello Martelli – Facebook 9/02/2023)

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