I Post della Settimana 86
Ultimo saluto all’Ercole del ciclismo con Maglia iridata, Oro olimpico e …. “ Romagna mia”
Sono andato a salutare Ercole per l’ultima volta. Era il mio campione, il mio eroe, il mio mito. Mino e Riziero Baldini, i suoi figli, mi hanno invitato a dire due parole: e non è stato facile.
Gli ho chiesto se aveva davvero tanta fretta di riabbracciare Gabanì, Arnaldo Pambianco, suo fratello da sempre.
Gli ho ripetuto per l’ennesima volta quello che è stato per me e che certamente in queste righe non posso spiegare (e forse non ho spiegato tanto bene neanche in chiesa, vista la commozione che mi ha accompagnato).
Gli ho raccontato quando da bambino mio padre mi portò ad ammirarlo mentre sfilava con la maglia iridata conquistata in pista nel Mondiale di Copenhagen (a cui avrebbe aggiunto due mesi dopo quella olimpica di Melbourne e dall’anno successivo in poi… tutto quello che si poteva conquistare) e per me fu come vedere una divinità.
Gli ho rammentato che è stato per merito suo se ho capito che cosa voglia dire emozionarsi grazie a ciò che lo sport ti sa regalare (e probabilmente, è grazie a lui che è nato in me il desiderio di poter a mia volta trasmettere quelle emozioni). L’ho accarezzato dicendogli: “Ciao, mio campione per sempre”!
Se n’è andato avvolto nella bandiera olimpica col coro che intonava “Romagna mia”. Ci mancava pure quella!
(Marino Bartroletti – 5 dicembre-Facebook)
