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180 GIORNI PER MIGLIORARE MOBILITA’ PER DISABILI A ROMA

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180 giorni per migliorare mobilità per disabili a Roma 

Il Tar : mettere in sicurezza i punti ad alto rischio

I giudici del Lazio hanno ritenuto “parzialmente fondata la parte di ricorso proposta dal Codacons – volta a ottenere il rispetto degli standard qualitativi ed economici stabiliti da Roma Capitale con il Piano della Performance 2018-2020 per il servizio di manutenzione stradale”. Gli standard qualitativi ed economici invocati in giudizio erano quelli stabiliti dal Piano della Performance 2018-2020 adottato da Roma Capitale e successivamente declinati dal Documento Unico di Programmazione 2018-2020 di Roma Capitale (il cosiddetto “DUP”) sotto forma di obiettivi strategici generali, a ciascuno dei quali corrispondono obiettivi operativi più analitici e dettagliati.

Secondo il Tar “emergono dal DUP 2018-2020 alcuni specifici obiettivi strategici ed operativi – strettamente afferenti all’interesse collettivo azionato nel presente giudizio, id est l’interesse delle persone disabili alla sicurezza delle condizioni stradali – che Roma Capitale non ha provato di aver raggiunto e che, pertanto, vanno considerati insoddisfatti”. E “dalla mancata dimostrazione della puntuale realizzazione dei summenzionati obiettivi strategici ed operativi discende l’obbligo di Roma Capitale di porre in essere ogni iniziativa necessaria per la loro esecuzione, fatta salva ogni azione eventualmente già compiuta o intrapresa a tal riguardo”. Motivo questo che ha portato all’accoglimento parziale del ricorso proposto con l’ordine a Roma Capitale “di adottare ogni atto eventualmente necessario per la realizzazione degli specifici obiettivi strategici ed operativi del DUP 2018-2020 indicati in motivazione (segnatamente l’obiettivo strategico chiamato “Migliorare la mobilità per i disabili”, nonchè l’obiettivo strategico chiamato “Migliorare la sicurezza stradale intervenendo su infrastrutture, veicoli ed utenti, anche sulla base del lavoro svolto dalla consulta cittadina della sicurezza stradale. Messa in sicurezza di intersezioni stradali e punti a più alto rischio di incidentalità” integrato dal corrispondente obiettivo operativo indicato in motivazione) entro 180 (centottanta) giorni dalla comunicazione o notificazione della presente sentenza”. E per far tutto ciò, l’Amministrazione dovrà utilizzare “le risorse strumentali, finanziarie ed umane già assegnate in via ordinaria e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, nonché fatta salva ogni azione eventualmente già compiuta o intrapresa per l’esecuzione di detti obiettivi”. Quanto al ricorso proposto dal prof. Guidi, lo stesso è stato ritenuto inammissibile “per difetto di allegazione di una specifica condizione processuale prescritta dalla disciplina di legge speciale che governa il caso de quo, e cioè quella della ‘lesione diretta, concreta ed attuale dei propri interessi'”. 

(Comunicato – Carlo Rienzi.  ROMA, 28 GIU ANSA).

Si tratta di un clamoroso successo per il Codacons, che da anni conduce una storica battaglia contro le buche stradali di Roma, e per tutti i cittadini, specie i soggetti più danneggiati dal dissesto stradale come i disabili. Per la prima volta in Italia è stata riconosciuta da un Tribunale l’illegittimità del dissesto stradale”. Così in una nota il Codacons, a commento della decisione del Tar del Lazio con riferimento al tema della mobilità per i disabili e delle buche stradali a Roma. “I disabili adesso, grazie alla nostra class action – aggiunge l’associazione di consumatori – vedranno il Comune costretto a rispettare gli impegni presi mettendo in sicurezza le strade e garantendo la mobilità degli utenti gravemente compromessa dalla disastrosa situazione dell’asfalto capitolino”. 

(Comunicato – Carlo Rienzi.  ROMA, 28 GIU Aaaapress )

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