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IL POPOLO COMINCIA AD AGITARSI IN SILENZIO.

POST della settimana / 47

IL POPOLO COMINCIA AD AGITARSI IN SILENZIO.

In questo periodo di estrema confusione e incertezza nella gestione politica e amministrativa del Paese, mi sono tornate alla mente particolari riflessioni espresse da due illustri personaggi, appartenenti a epoche diverse.

Il primo, Alessandro Manzoni, che ha scritto: “Quando il popolo si desta, /Dio si mette alla sua testa, /la sua folgore gli dà!”.

La seconda, del nostro conterraneo Sallustio, che, in un passo della storia di Roma, dice: “I potenti cominciarono a trasformare la dignità in arroganza, e il popolo a trasformare la libertà in licenza. Ognuno afferrava quello che poteva, strappava, rubava. Tutto si divise in partiti, e questi dilaniavano lo Stato che stava tra loro, le province, le cariche, la gloria e i trionfi. Gli altri cittadini erano oppressi dalla povertà, oberati dal servizio nelle legioni. I capi spartivano le prede con pochi, mentre le persone venivano cacciate dalle loro terre se, per disgrazia, queste erano desiderate da un potente vicino. I capi dei partiti al potere profanavano e devastavano tutto, nulla premeva loro, nulla tenevano per sacro. Finché sprofondarono nell’abisso che si erano preparati con le loro mani “.

Forse, la combinata lettura delle due citazioni ci dovrebbe condurre a capire che i tempi e le situazioni di vita non sono cambiate. Il popolo é in fermento e i governanti ne dovrebbero prendere atto. Non si possono ancora attuare giochi di potere per continuare ad occupare, più o meno degnamente o indegnamente, la poltrona del potere. Speriamo che si possa voltare decisamente pagina.

(Facebook post Fulgo Graziosi febb. 2022)

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