Il nuovo presidente del CR Abruzzo, Memmo, sulla possibile ripresa: “Per noi ora viene il bello”

Ezio Memmo, nuovo presidente del Comitato Regionale Abruzzo per la LND, si è espresso ai nostri microfoni sul tema della ripartenza. Estremamente soddisfatto per il traguardo raggiunto, il neo-Presidente ha spiegato che “questo è per noi il primo passo, ora viene il bello ed allo stesso tempo il difficile: lavorare con continuità per la ripartenza dei campionati. Mi prenderò solo domani per ricaricare le pile dopo la campagna elettorale, poi già da lunedì inizierò a lavorare per indire giovedì il consiglio di insediamento, così che il fine settimana o il lunedì successivo si possa avere la nostra prima riunione. Verranno sentiti così gli assessori di riferimento per lo sport in Regione, come Guido Liris che mi ha già confermato la disponibilità ad un incontro, sperando di avere qualche novità anche dal Governo. Questi sono i nostri riferimenti iniziali“.

Sulle decisioni del Governo per il prossimo DPCM, Memmo è chiaro: “L’andamento delle decisioni governative è particolare, un po’ ondivago: ieri eravamo gialli, oggi siamo arancioni, dopodomani saremo ancora gialli. Capisco l’intento, ovviamente, quello di evitare assembramenti nei giorni di svago, questo è chiaro, ma ora serve dare riferimenti saldi per la ripresa dello sport o si fa difficile. Mi sembra di aver capito che ci muoveremo in base al colore delle regioni, situazione che in questa fase va bene al nostro Abruzzo: ci sono dunque le possibilità di una apertura. Sarebbe un primo passo fondamentale ed importante, bisogna lavorare con le istituzioni ed in sinergia totale con loro: senza Regione non è possibile andare da nessuna parte”. 

Considerazione finale da parte del presidente Memmo su quello che lo sport rappresenta anche per il Governo nell’ottica di una ripresa nonostante la minaccia del Covid: “Mi auguro che lo sport possa essere ancora collegato alla ripresa della scuola, fino ad ora si è sempre andati di pari passo e spero che questa considerazione del nostro mondo possa continuare ad essere intesa come tale”.