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IL CARO PREZZI CLPISCE ANCHE I DEFUNTI

Dalla parte del Condumatore 133

IL CARO PREZZI CLPISCE ANCHE I DEFUNTI

PER RISPARMIARE PIU’ DI UNA FAMIGLIA SU TRE (IL 36%) SCEGLIE LA CREMAZIONE. PER SETTORE DELLE IMPRESE FUNEBRI GIRO D’AFFARI RAGGIUNGE I 2 MILIARDI DI EURO ANNUI

Il caro-prezzi si abbatte anche sui defunti, con i costi di funerali e servizi funebri vari che hanno subito una accelerazione negli ultimi due anni, al punto che oggi il giro d’affari del settore – esclusi i servizi cimiteriali – ha raggiunto i 2 miliardi di euro annui. I dati arrivano dal Codacons che segnala come l’inflazione abbia fatto sentire i suoi effetti anche sul comparto dei funerali, che conta in Italia 50mila occupati tra diretti e indiretti e circa 6 mila imprese attive.
Negli ultimi due anni tra aumento dell’energia, inflazione e guerra in Ucraina, i listini di alcuni servizi funebri hanno registrato in Italia un rialzo non indifferente – spiega il Codacons – Costano di più le bare, per effetto delle più elevate quotazioni del legno, ma anche i rivestimenti in zinco hanno subito aumenti di prezzo per effetto dei rincari delle materie prime, al pari del bronzo o dei fiori.
Per quanto attiene la spesa relativa ad un funerale completo, questa è molto variabile e dipende da numerosi fattori: dalla scelta della bara a quella del carro funebre, passando per addobbi floreali, servizi di vestizione e preparazione della salma, trasporti, lapide, necrologi e pratiche varie – analizza il Codacons – Mediamente in Italia il costo di un funerale standard, senza considerare tasse e tariffe cimiteriali, varia oggi tra i 1.900 e i 3.000 euro, ma si stanno affacciando sul mercato nuove offerte low cost che, a fronte di servizi basic e di una qualità inferiore dei materiali, offrono pacchetti a meno di 1.200 euro. L’elemento che incide di più sul prezzo finale di un funerale è la voce “Cassa e accessori” (oltre il 40% del totale) seguita da carro funebre (20%) e dai costi per il personale (15%). Ad esempio solo per l’acquisto della bara si parte in media da un minimo di 500 euro per quelle realizzate in legno di pino rosso, ma si può arrivare a spendere anche 5.000 euro se si opta per una bara in mogano o rovere.
Proprio per risparmiare sulla spesa legata ai funerali, sempre più famiglie in Italia scelgono di ricorrere alla cremazione: nel 2022 sono state effettuate nel nostro Paese circa 260mila cremazioni di cadaveri, con una incidenza della cremazione sul totale della mortalità pari al 36,4% – aggiunge il Codacons – Una pratica funebre oramai maggioritaria nel nord Italia che registra numeri in forte crescita anche nel Centro e nel Sud proprio grazie ai risparmi garantiti dalla scelta della cremazione, che consente di abbattere la spesa per la bara (le casse per cremazione hanno un costo inferiore dovendo essere bruciate) e i costi cimiteriali, con una spesa media totale per un funerale con cremazione attorno ai 1.900 euro in Italia.

 

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