HomeUncategorizedProtocollo irriguo del Fucino, le parole del sindaco D’Orazio: “Spero per il futuro nel marchio “Fucino””

Protocollo irriguo del Fucino, le parole del sindaco D’Orazio: “Spero per il futuro nel marchio “Fucino””

Nella sede della Prefettura dell’Aquila, due settimane fa è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Prefettura, le associazioni di Categoria ( Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione degli agricoltori), il Consorzio di bonifica Ovest Garigliano ed i comuni di Aielli, Avezzano, Cerchio, Collarmele, Luco dei Marsi, Ortucchio, Pescina, Trasacco e San Benedetto dei Marsi. Gli enti appena citati hanno sottoscritto la sospensione dell’irrigazione dei terreni agricoli a decorrere dalle ore 12.00 di Sabato 27 Giugno alle ore 05.00 del Lunedì successivo, e poi per ogni fine settimana, fino al prossimo 31 Agosto.
Abbiamo ascoltato le parole del sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, che ha riferito come l’ordinanza sia nata da un presupposto importante, basato sul contenimento del consumo dell’acqua al fine di evitarne sprechi e dispersioni.
Il Primo Cittadino ha anche affermato: “La decisione è stata unitaria e condivisa da tutti i sindaci delle terre del Fucino, anche se a seguire ci sono state revoche e temporeggiamenti da parte di alcuni dei suddetti. Io stesso mi sono trovato a dovermi mobilitare ed a fare da portavoce non solo per superare le ruggini stabilitesi, ma anche per poter velocizzare i tempi di risoluzione, contattando la Prefettura dell’Aquila, stabilendo un’intesa decisa a tavolino poi sigillata con il Protocollo“.
Per quanto concerne le prospettive future inerenti il mondo agricolo fucense, il sindaco D’Orazio sostiene: “Anche se la stagione resta incerta, le condizioni meteorologiche al momento sono venute incontro agli agricoltori. L’augurio è quello che il settore dell’imprenditoria agricola possa fare una buona campagna economica e spero che in un futuro non troppo lontano si possa creare il marchio “Fucino”, ponendo attenzione ai prodotti del territorio locale, creando così facendo un brand che possa affacciarsi e poi consolidarsi nel mercato internazionale”.

di Olimpia Gervasio

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