HomeEdizioniChietiLe donne dell’UdC e l’8 Marzo: confronto in videoconferenza

Le donne dell’UdC e l’8 Marzo: confronto in videoconferenza

“L’ 8 marzo festa della donna, si fa per dire”, chiarisce Incoronata Ronzitti coordinatore territoriale dell’ UDC Vasto.” Si continua a parlare di festa ma sarebbe più opportuno parlare di “fare la festa”! Basta guardare l’ennesimo femminicidio di appena qualche giorno fa”. In occasione di questa ricorrenza internazionale, le donne dell’UDC ed il segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio , i segretari provinciali Buracchio, Giolitto, De Simplicio, si sono ritrovati su una piattaforma per confrontarsi sulla questione femminile e riflettere sulle conquiste ottenute e i risultati raggiunti da quando la “rivoluzione” è iniziata. Si è affrontato nel corso di questo incontro il sempre attuale, purtroppo, tema della violenza sulle donne ma anche del cambio di marcia dettato dal legislatore grazie al così detto Codice Rosso; dell’istituzione di un Gruppo Anti Violenza (GAV) quale sportello annesso alla Procura di Pescara, primo esempio in Italia, costituito da figure e professionisti che operano nel settore dei crimini contro le donne oltre che da un pool di magistrati dedicati a questo tipo di reati; dell’importanza dei centri antiviolenza, della loro operatività e dei risultati ottenuti; di quanto sia importante prevedere e destinare risorse a questi centri ancora di più in pieno Covid; del grande ruolo che riveste l’educazione e la formazione, e quindi, la scuola; di quanto si sia miopi nel tagliare sulla cultura perché nel medio e lungo periodo, cioè quando i bambini saranno diventati donne ed uomini, il prezzo che la società tutta dovrà pagare sarà altissimo. Ma si è parlato anche di affermazioni e di riconoscimenti; di conquiste e soddisfazioni. “Donne che, con grande fatica quotidiana, dice Incoronata Ronzitti, hanno messo in campo tutte le loro risorse, le loro abilità e competenze, insomma il loro FEMALE TALENT, e sono riuscite a raggiungere ruoli importanti nel lavoro ed occupare livelli apicali. Anche se, nonostante ciò, l’Italia si trova al penultimo posto nell’Unione Europea in fatto di occupazione femminile. Occupazione, disoccupazione, inoccupazione e sottoccupazione. Tutte forme di mancanza di lavoro e di conseguenza di reddito, in conclusione di autonomia. E con il Covid la situazione è peggiorata notevolmente. Di tutti coloro che hanno perso il lavoro il 56% circa è femminile, come a dire che la povertà è donna” ! Per questo l’UDC ha predisposto un documento, da sottoporre tramite la direzione abruzzese , al presidente della Regione, Marco Marsilio, all’Assessore regionale con delega al Lavoro Pietro Quaresimale ed al Presidente della V Commissione del Consiglio Regionale Abruzzo Mario Quaglieri, con cui si chiedono misure eccezionali di sostegno e di intervento a favore dell’occupazione femminile e di facilitazione nel reinserimento delle donne nella vita sociale e lavorativa. “Per concludere, sostengono le donne Udc, è stata un’occasione per riflettere a tutto campo sull’universo donna ed anche per ricordare e ricordarci che non sono solo le donne a dover manifestare e protestare e rivendicare ma che la vera rivoluzione nel raggiungere la parità di genere parte dagli uomini… quelli con la U maiuscola”.

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