Si continua a discutere in prossimità della ripartenza dei campionati di Eccellenza. La missiva di ieri della FIGC e del presidente Gravina non è stata delle più gradite: la sua richiesta di un numero minimo di squadre non può ovviamente che creare disagi a comitati regionali, come quello abruzzese, che si ritrovano a fare i conti con diverse defezioni a livello di club pronti al riavvio (nel caso di specie, si tornerà in campo con 7 società su 20). Il problema, tra l’altro, è legato non tanto all’effettiva ripartenza dei campionati, che in ogni caso sarebbe consentita grazie all’interesse nazionale recentemente sancito, ma alla possibilità di garantire il posto in Serie D per la prima in classifica.
Restava aperta la strada di una possibile unione di più comitati regionali per creare un unico campionato tra diverse regioni, sempre al fine di raggiungere un numero equo di partite da disputare, ma la nostra redazione ha percepito un discreto distacco da questa ipotesi.
Il CR Abruzzo, in ogni caso, è al lavoro da ieri per limare qualsiasi distanza con le posizioni di Gravina. In giornata saranno rese note tutte le decisioni finali.
