LA STATUA DELLA LIBERTA’ E LA ROSA ALLE TORRI GEMELLE
di Donatella D’Amico
Un’altra alba a New York. Dopo una nottata di pioggia ci accoglie un timido sole che, nonostante il clima rigido ed una nebbiolina persistente, circa 4 gradi, riesce ad illuminare i fantastici grattacieli, che svettano nel cielo della grande mela.
Il giro di oggi inizia con una doverosa visita alla Statua della Libertà. Dono dei francesi agli Stati Uniti, la statua rappresenta il simbolo della libertà in tutto il mondo. Una persistente nebbia rende ancora più attraente il viaggio di avvicinamento da Battery Park verso Liberty Island.
Nel frattempo riceviamo costanti aggiornamenti da Lake Placid dove si stanno disputando le gare di sport invernali. Le medaglie conquistate dalla compagine italiana ad oggi sono sette, di cui una d’oro. Le nazioni partecipanti sono ben ventitre e la squadra più forte si sta dimostrando quella giapponese con 39 medaglie in totale.
Fremiamo nel dover restare ancora oggi a New York per le riunioni con la Columbus University, l’Ambasciata ed i Rettori di alcune Università private. Sono però incontri essenziali per riuscire a consolidare vecchie e nuovi contatti. Abbiamo comunque la mattinata a disposizione, prima di andare all’edificio definito “Casa Italia” dove ha sede la Columbus University, centro propulsivo della cultura italiana negli Stati Uniti. Di seguito ci attende l’Ambasciatore italiano nella sua sede.
Mentre ammiriamo lo sky line di New York, il traghetto attracca a Liberty Island, e ci rechiamo verso la Statua della Libertà. E’ emozionante leggere alla base i versi della poesia di Emma Lazarus che dice “Datemi le vostre stanche, povere e confuse genti, che anelano a respirare la libertà”. Da lì ammiriamo alcuni dei migliori panorami della città. Subito dopo, sempre con il traghetto, torniamo indietro e ci avventuriamo verso il
National September 11 Memorial.
Dopo il tragico attentato alle torri gemelle dell’11 settembre del 2001, sul luogo dove si consumò il terribile impatto, con la morte di circa 3.000 persone, c’è un memoriale per non dimenticare. Due enormi vasche commemorative di marmo nero sorgono dove prima svettavano le Torri Gemelle. Ai lati delle vasche scende una cascata di acqua che confluisce in un buco, al centro di ogni vasca. E’ inquietante: sui parapetti in bronzo sono riportati i nomi di tutte le vittime. Ci raccontano che ogni giorno il personale del Memoriale depone rose sui nomi delle vittime che in quel giorno avrebbero compiuto gli anni. Intorno alle due vasche, la piazza è costellata di 400 querce bianche.
Ci raccogliamo in preghiera, pensando alle terribili immagini che la televisione ci tramise quel terribile giorno. C’è nella piazza un albero, un pero, che è chiamato “l’albero dei sopravvissuti” per essere miracolosamente sopravvissuto agli attacchi terroristici. Durante l’attentato ha riportato seri danni, ma ripiantato nel Bronx si è lentamente ripreso e nel 2010 è tornato nella sua originale posizione.
E’ ora di andare. Altri appuntamenti ci attendono.