HomeEdizioniCampagna vaccinale nella Marsica: Tagliacozzo a pieni giri, Avezzano “pecora nera”. Mentre il Lazio “Vola”

Campagna vaccinale nella Marsica: Tagliacozzo a pieni giri, Avezzano “pecora nera”. Mentre il Lazio “Vola”

Fino a qualche tempo fa,  dai dati ufficiali su tamponi e vaccini, che su questo giornale riportiamo puntualmente, sembrava  che la Campagna vaccinale nei vari comuni della Marsica avesse preso la giusta piega.  Noi siamo testimoni diretti del fatto che a Tagliacozzo  ci sia puntualità e rispetto delle priorità nella procedura mentre i problemi nascono per la carenza delle dosi. Ora sembra che la pecora nera sia proprio il Capoluogo. Le Hub del Comune Avezzano, a parte qualche eccezione sono diventate oggetto di strali velenosi da parte di cittadini, che si dichiarano vessati dai responsabili delle “chiamate al vaccino”.

Giungono in redazione numerose denunce di lettori esasperati  del tenore di quella che pubblichiamo qui di seguito, ma c’è anche chi segnala di avere in famiglia un ottantenne, prenotato il 3 febbraio malato oncologico che attende ancora la seconda dose del Pfizer, mentre una congiunta di quarantacinque anni, con disabilità intellettiva ma fisicamente integra, che è stata prenotata il 19 marzo  ha già completato i due cicli.

Caro Direttore, ti sembra normale che in città tante persone stiano in fila per ore, nel 95% con accompagnatori e siano costrette a tornare a casa…. senza ricevere il vaccino? Non so di chi sia la colpa, so solo che non è certo dei poveri “aspiranti” . Oggi, tra l’altro, ci sono state persone che hanno ricevuto l’Sms di convocazione pur essendo già  stati vaccinati. Le lunghe file, purtroppo aumentano giorno per giorno. Nel Lazio già stanno vaccinando gli under sessanta, con appuntamenti che spaccano il secondo. Il cittadino sceglie online il posto, la data, l’orario e il tipo di vaccino da fare. Siamo tutti italiani o ogni regione fa parte di un Italia diversa?  (Lettera firmata).

Si tratta di mettere ordine nel sistema operativo per la selezione delle singole persone a cui attribuire la priorità nelle procedure e preparare ( leggi scongelare) nei tempi corretti  il corrispondente numero di dosi del vaccino. E’ anche paradossale apprendere che persone che hanno completato il ciclo vaccinale ricevono una seconda convocazione mentre quelle “fragili” restano in lista di attesa. Il problema è serio e va risolto dai responsabili della politica e della sanità, sia locale che regionale, che hanno preso l’abitudine di rimbalzarsi le responsabilità e di mettere le mani avanti  (vedi accusa del Sindaco di Avezzano al Manager della ASL per il sottoutilizzo del processore dei tamponi Panther da 500 dosi giornaliere). Non c’è tanto da beccarsi per salvare la faccia, perché bisogna salvare le vite umane. 

PiEllePi

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